

Ma che sono questi masticativi?
Sempre più proprietari ed educatori scoprono quanto sia importante dare al proprio cane l’opportunità di “masticare” offrendo loro un “masticativo”. E molti decidono di rivolgersi a prodotti naturali, che non siano realizzati con ingredienti di sintesi o di dubbia origine.
Ma chi si guarda in giro per la prima volta, scopre che c’è una grande varietà di prodotti che finiscono quasi per confondere: meglio una trachea o un nerbo? andrà bene il tendine o provo prima un’orecchia?
In questo breve articolo proviamo a fare un po’ di chiarezza su questi prodotti.
Tutti i masticativi di origine naturale sono “alimenti complementari” (espressione che si usa per tutto ciò che offre un apporto nutrizionale, ma non apporta tutti i nutrienti in modo bilanciato) e possono essere classificati in base a Funzione, Caratteristiche nutrizionali, Idoneità.
Se guardiamo alla funzione, dovremo soprattutto distinguere i masticativi usando un indice di durezza o masticabilità. Il cane attiverà la masticazione sia con un pezzo di trippa verde (che pur entrando “per un pelo” nella categoria masticativi per alcuni cani risulta essere più che adatta) che con un nerbo intrecciato, anche se l’impegno per riuscire a “farlo scomparire” sarà in rapporto 1 a 20.
Questo significa che se vogliamo usare il masticativo per aiutare il cane a rispondere ad una situazione di stress, dovremo orientarci sul massimo di durezza/resistenza compatibile per il nostro cane, seguendo una graduatoria del tipo:
NERBO INTRECCIATO, NERBO SEMPLICE, TENDINE, ORECCHIO, TRACHEA, TRIPPA VERDE …
Ma se invece abbiamo la fortuna di avere un cane rilassato, a cui offrire uno snack semplicemente per gratificarlo, magari andremo a collocarci in un punto più basso della scala, cercando di impegnarlo solo qualche minuto. Possibilmente con ciò che sembra attrarlo di più… E magari per qualche cucciolo o cane anziano sarà già abbastanza gratificante una fetta di polmone essiccato.
E questo ci porta ad un’altra possibile lettura di questi prodotti. Quella governata da Esigenze fisiologiche, Attitudini e Gusti.
Infatti, ci sono certamente differenze organolettiche che possono rendere più o meno adatto un prodotto in caso di cani con patologie o problemi di salute. Ma c’è anche la differenza di consistenza e gusto, per cui è bello variare ed è anche logico prevedere che non siano tutti ugualmente graditi al nostro cane. Faccio un esempio pratico: il mio cane, un mix Setter, non ha molta voglia di masticare e quindi metto in conto che giri la testa davanti ad un tendine o un nerbo preferendo la trippa. Ma poi magari ignora anche le orecchie senza pelo, e lì è chiaro che è una questione di gusti….